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DANZA

Il silenzio della danza è come guardarsi allo specchio

è come una storia d’amore

un vento

un gioco

Luca, Barbara, Alberto - da Tutto è Ballo, a cura di Sandra Degli Esposti Elisi, Roma, Aracne Editrice, 2007

Ogni persona è la somma della propria esperienza. Tale esperienza diventa repertorio. Il repertorio diventa terreno delle relazioni. Più vasto è il repertorio, più capillari diventano le relazioni. L’esperienza è un cerchio, o meglio ancora una spirale. Nel suo prendere forma avviene la formazione di sé. La pratica artistica diventa parte di questo processo, facendo da specchio e al contempo diventando manifattura dell’esperienza, frutto del repertorio. Una parte della spirale è intrisa di un auto alimentazione e di una alimentazione collettiva che produce e forma l’espressione di sé dell’individuo, e al tempo stesso è l’espressione della relazione, diventando opera; una sfera che riflette mentre prende forma un’espressione collettiva e al contempo individuale. Il suo funzionamento serve a vivere. E’ spettacolo…speculare, specchio di noi stessi nella vita, vivendo l’essenza del passato, mentre il sapore del presente viene consumato alimentando un cammino nel futuro.

Teri Jeannete Weikel, Tutto è Ballo, 2006

In passato e anche di recente, assieme ad altre associazioni ci siamo occupati di danza inclusiva, sia direttamente con progetti realizzati da noi o in partenariato con altre realtà, invitandole a presentare gli spettacoli o le prove aperte nelle nostre mini rassegne.

 

Partendo dal presupposto che ogni gesto può essere elevato alla danza e credendo quindi fortemente che tutti possono danzare, nasceva nel 2005 il Progetto “Cantieri in Danza”, coordinato dall’Associazione Cantieri Teatrali Cicabùm, di cui alcuni di noi erano soci fondatori  e nel 2007 usciva il saggio “Tutto è Ballo” che ne raccontava i processi e la ricca esperienza di un gruppo integrato che si è sperimentato nella danza contemporanea, il Metodo FeldenKrais® e la scrittura creativa.

La conduzione del laboratorio di danza inclusiva era a cura della coreografa e danzatrice Teri Jeannete Weikel, affiancata dalle cure di Sara Di Fabrizio e dallo sguardo di Sandra Degli Esposti Elisi, allora docente d Antropologia culturale alla Facoltà di Scienze della Formazione, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

Da questo incontro è nato il testo “Tutto è ballo” che racconta due anni di lavoro di un gruppo integrato, con partecipanti con disabilità e non, sul Metodo FeldenKrais® e la danza contemporanea; il percorso corporeo era affiancato da un percorso scrittura creativa a cura di Sara Di Fabrizio che ha permesso di realizzare testi e poesie scritte dai partecipanti a partire dall’esperienza corporea.